📖Due vite una ricompensa
✍Stefano Ferri
🌾Capita che un libro ti colpisca dalla copertina e da lì inizi a fare mille voli pindarici sul perché abbiano scelto proprio quella piuttosto che un'altra. Ecco, in questo caso quel giallo intenso che indossa questo libro a me ha subito dato grande impatto emotivo, vuoi perché amo il giallo, vuoi perché secondo me, quando ti chiedono che colore abbia la felicità, sin da piccolina ho sempre risposto: "Giallo!"
🌾Qui oltre al giallo abbiamo anche un'immensità di campi di riso e la mia domanda era... cosa c'entra la vita, la ricompensa e quel campo pieno di riso pronto da raccogliere? Cosa mai può legare tutto questo in apparenza completamente distante?
Ed ecco che in aiuto arriva l'autore, che di pagina in pagina, con uno stile appassionato e altamente evocativo, riesce a svelare quel che mai ti saresti aspettato da un libro!
🌾Ma andiamo per gradi:
è questo un romanzo che dal Medioevo conduce per mano il lettore fino all'ultimo ventennio del 1500, con un protagonista indiscusso: il riso. Ma sarebbe riduttivo dire che parla del riso, perché non c'è soltanto lui! C'è l’amore nelle sue molteplici accezioni ad avvolgere l’intera narrazione, che grazie all' abilità davvero sopraffina dell'autore nel narrare, permette con estrema facilità di attraversare epoche, vite ed emozioni.
🌾La disperazione di un uomo in un feudo dell’anno Mille, un femminista per così dire ante litteram, che pur di salvare sua moglie è disposto a tutto, il cui amore permetterà poi, nello scorrere dei secoli, ai suoi posteri non solo di gioire del suo ‘atto’, ma anche di trasformare un semplice cereale, che veniva rifiutato persino dalle galline, in un alimento sinonimo di abbondanza e felicità.
Elmo, pur di salvare la sua Rosa, venderà il raccolto, userà i risparmi e si farà schiavo di chi tutto voleva fuorché aiutarlo. Lui poteva anche digiunare, ma i suoi bambini di pochi anni no, non dovevano. Era un uomo, ma più di tutti era un marito e un padre. Come pochi aimè c'erano e forse ancor oggi ci sono.
Chiede a Dio allo stremo della disperazione di dargli un segno e quel segno, così da lui inteso, non tarderà ad arrivare.
Un segno i cui frutti il povero Elmo vedrà per poco tempo aimè, ma che a macchia d’olio si propagheranno di regione in regione, di anno in anno, di secolo in secolo, fino a giungere ai nostri giorni.
Più in là nel tempo ecco Filippo, che oltre 500anni dopo, grazie ai pistilli di zafferano, renderà incantevoli i colori delle vetrate del Duomo di Milano in cui lavorava e, innamorato di Alessandra, promessa ad un altro uomo, riuscirà a rendere quei pistilli, non solo un colore per emozionare, ma anche qualcos'altro...
Il lettore sarà così chiamato e coinvolto a vivere ad un evento dopo l’altro, fino al banchetto di nozze di Alessandra, dove accadrà un ‘qualcosa’ di cui Filippo si renderà inconsapevole protagonista e di cui, di lì in avanti, tutto il mondo parlò.
Quanto vorrei dirvi di più…
ma poi spoilererei troppo e dicono non vada bene!!!
😅
🌾Posso però dirvi che è una lettura che inaspettatamente mi ha oltremodo emozionata.
L’autore è riuscito a unire storia ed eventi realmente accaduti a un turbinio di sentimenti: dalla disperazione alla gioia, dall’amore genitoriale a quello coniugale, dall’amore per il lavoro alla fede più autentica.
🌾Tantissime le tematiche presenti: dalla religione alla devozione, dalla condizione della donna nello scorrere dei secoli, alla condanna per sodomia; e poi lo sfarzo ostinato del clero e la povertà estrema di chi doveva accontentarsi della spazzatura illudendosi che una preghiera forse poteva salvarli, fino al coraggio indomito di molti e lo spirito di sacrificio di molti altri, in un excursus temporale di oltre 500 anni, dove il riso, o quel che diverrà il risotto alla milanese fa da fil rouge.
🌾Una storia che custodirò con cura nel mio cuore, che riesce a toccare le corde più intime dell’umano sentire. Una storia che ha sanato molte mie curiosità e che riesce a parer mio a scuotere e destare talvolta da profondi torpori idee cristallizzate e stantie come la polvere che le avvolge da secoli.
Vi lascio con un paio di domande:
Quando arrivò in tavola per la prima volta il risotto alla Milanese?
Sapete come è nato questo piatto? E il suo colore giallo da cosa è dato?
E il midollo di bue?
Ma soprattutto... Come mai, non c'è matrimonio senza lancio del riso?
Ecco, se volete conoscere queste risposte,
avvolti da un abbraccio romanzato, dovete leggere questo libro!
Editore : Ugo Mursia Editore (26 settembre 2024)
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 382 pagine
ISBN-10 : 8842566438
ISBN-13 : 978-8842566434