📖Le persone che parlano con i peluche sono gentili
✍Ao Omae
📇Rizzoli
🧸🎀 Perché frequentare un club i cui membri parlano, raccontando la loro quotidianità, a oltre 300 peluches?
Nanamori e Mugito, in una Kyoto dei giorni nostri alle prese con la scoperta di se stessi e del proprio posto nel mondo.
Nanamori è condizionato dagli stereotipi di genere di cui spesso è fatto bersaglio e seppur attratto da Mugito rimane un passo indietro e lei, Mugito, che spettatrice di una molestia alle spese di un’altra donna teme l’uscire di casa ed è vittima di ansia sociale.
🧸🎀Perché scegliere di raccontare se stessi e la propria vita, anziché a una persona in carne e ossa, a un peluche?
Cosa ha un peluche che una persona non ha?
Quale il conforto che può donare? E la gentilezza?
È forse un gesto da insensati e squinternati?
No, non lo è affatto, ma non posso dirVi di più…
🧸🎀Una storia che nella sua apparente dolcezza e malinconia attraversa tematiche di violenza e molestia, di stereotipi e giudizi maledettamente dolorosi.
Una narrazione lenta, che scava goccia a goccia, che seppur nel suo chiaroscuro non lascia nulla al caso e che permette al lettore di osservare e vivere le scene, da spettatore certo, ma mai privato di un’emozione, dove la gentilezza vince sempre seppur talvolta mostri il volto dell’alienazione.
🧸🎀L’ho amato? Sì, spassionatamente.
Perché amo lo stile narrativo degli autori nipponici indubbiamente, ma soprattutto perché è una storia che toglie le maschere, che racconta la vita vera di chiunque, che non fa del perbenismo il vessillo da sventolare, ma insegna come i silenzi dicono molto più delle parole e come l’amore possa avere innumerevoli facce, se solo si ha il tempo, la pazienza, la voglia e la gentilezza… di scoprirle.
🧸🎀Si legge a cuore aperto, con un fazzolettino in dotazione per accogliere qualche lacrimuccia e tanti sorrisi.
Fatevi un regalo… leggetelo!